Il Cicisbeo

Testo descrittivo

Il Cicisbeo: L’Ironia dell’Eros in Forma Materica

L’opera “Il Cicisbeo… un’epica avventura” trasforma in materia plastica un gioco di seduzione e ambiguità, restituendo la figura del cicisbeo non come semplice amante, ma come interprete di un codice raffinato, fatto di ritualità e ironia. La scultura si presenta come un’architettura erotico-goliardica, in cui materiali differenti si combinano per dare corpo a un oggetto carico di rimandi simbolici e provocatori.

La base metallica, liscia e riflettente, suggerisce un piedistallo, un palcoscenico dove si consuma il gioco della seduzione. Sopra di essa, l’elemento verticale – rivestito di un tessuto acceso, quasi sensualmente sfacciato – assume una presenza totemica, eretta come simbolo di un desiderio che si fa monumento. Ma è nella corona superiore, un intreccio caotico di reti e perline, che si rivela la vera essenza dell’opera: il mistero femminile, il groviglio di attese, regole e capricci che il cicisbeo, come un abile esploratore, deve imparare a decifrare.

L’elemento fallico a spirale, che termina con un “occhio” di rame e che scende lungo la superficie, con la sua trasparenza ambigua, è il dettaglio che incarna perfettamente la tensione tra il celare e il rivelare, tra il concedere e il negare, che è alla base del gioco amoroso settecentesco. Qui la seduzione non è mai diretta, ma sempre mediata da un filtro, da un velo, da un rituale di accesso che richiede intelligenza e leggerezza.

L’opera, dunque, è un oggetto che invita alla lettura simbolica e al sorriso. Il Cicisbeo, lontano dall’essere una mera figura del passato, si rivela una metafora senza tempo della dinamica amorosa: un personaggio che danza sull’orlo della teatralità e del desiderio, dell’intrigo e del gioco, proprio come la scultura che lo rappresenta, in bilico tra astrazione e corporeità, tra serietà e goliardia.

 

Concept poetico

Il Cicisbeo…. un’epica avventura .

Ah, il Cicisbeo! Giullare dell’eros, custode del mistero!

Gentiluomo d’altri tempi, figura a metà tra il confidente e l’amante, tra il servo e il maestro del gioco amoroso. Il suo mestiere? Decifrare un enigma avvolto nella seta, accarezzato da profumi d’ambra e racchiuso in un codice più intricato di quello di Leonardo: la vagina.

Sì, perché la Vagina è Diva, è  Regina incontrastata del suo regno interiore – non si concede alla banalità dell’accesso diretto. Non è questione di entrata e di uscita, il Cicisbeo lo sa: non si tratta di aprire porte, ma di saper bussare con la giusta eleganza. Egli non è il conquistatore rude, né il filosofo assorto nei massimi sistemi, ma il danzatore di un minuetto fatto di sguardi, sottintesi e ironiche attese.

Per lui la femmina non è un luogo, ma un universo. Non è un oggetto, ma una narrazione, un poema carnale che richiede pazienza, devozione, e soprattutto un fine senso dell’umorismo. Perché la Vagina – Diva per nascita e per diritto – non è mai soltanto corpo, ma un teatro vivente di desideri e segreti.

Così, il Cicisbeo avanza, con il sorriso di chi non possiede nulla ma intuisce tutto. Un moderno esploratore della seduzione che non cerca di rubare il tesoro, ma di meritarne la rivelazione. E quando, con un guizzo di astuzia, riesce a strappare un sorriso o un fremito, capisce di aver compiuto il primo passo verso un’Epica Avventura.

Il Cicisbeo…. un’epica avventura 2025 –  Tecnica: legno, metallo, nylon, perline, alluminio. – 29x36x30 cm.

Angela De Biase